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Nuovo Rolex Submariner : Parte 2

Dr. N

In questo articolo vediamo come il nuovo Rolex Submariner 126610 presenti novità tecniche di tutto rilievo. Ci siamo già occupati dell’aspetto esterioere di questo orologio in questo precedente articolo. È il momento di scoprire quali novità si nascondono sotto il quadrante.

Rolex ha sempre innovato nel solco della continuità. Quanto fatto con il comparto tecnico del Rolex Submariner 126610 però è qualcosa di più: il nuovo movimento 3235 rappresenta un cambiamento di tutto rispetto. Vediamo insieme il perché in questo articolo.

Rolex Submariner: perché cambiare movimento?

Il Rolex Submariner 116610, rimasto in produzione sino ad Agosto 2020, monta il movimento 3135, un vero e proprio cavallo di battaglia di Rolex, in produzione dal 1988.

Si tratta di un ottimo movimento a carica automatica, di agevole manutenzione, preciso e robusto. Su questa ottima base, la ricerca Rolex ha investito molto, arrivando a creare il calibro 3235.

Il calibro 3235, che già presta servizio nel Rolex Sea Dweller, nel Rolex Deepsea, nel Rolex Datejust 36 mm e 41 mm, nonché nel Rolex Yacht Master 40mm e 42mm e, ultimo in questo elenco ma primo per introduzione, nel Rolex Pearlmaster, ove questo calibro è stato sperimentato per la prima volta nel 2015.

Ma in cosa si differenzia il calibro 3235 del Rolex Submariner 126610 dal suo già valido predecessore 3135? Gli accorgimenti adottati per migliorare le prestazioni sono molteplici, ma due in particolar modo sono i momenti fondamentali del funzionamento dell’orologio su cui la Casa della Corona ha ritenuto di intervenire: l’accumulazione dell’energia e la regolazione del suo sprigionarsi.

Le innovazioni del Rolex 3235

La prima delle innovazioni di cui trattiamo oggi è inerente l’accumulo dell’energia necessaria al funzionamento dell’orologio. Rolex ha introdotto miglioramenti al ruotismo di carica bidirezionale, montando la massa oscillante su cuscinetti a sfera per minimizzare gli attriti e aumentare la quantità di energia disponibile per caricare la molla del bariletto. Ma non basta produrre più energia se non è possibile immagazzinarla: quindi Rolex ha deciso di lavorare anche sul bariletto e relativa molla. Assottigliando le pareti del bariletto grazie a lavorazioni innovative, si è liberato spazio per una molla di carica più lunga. Insieme alle migliorie nell’efficienza degli ingranaggi e dello scappamento che fra poco vedremo, questa scelta ha portato a guadagnare un’autonomia notevole, di ben 70 ore, ben più delle 48 del precedente calibro 3135.

Il secondo aspetto su cui Rolex è intervenuta è la regolazione dello sprigionarsi della potenza contenuta nella molla di carica. Lo scappamento, come sappiamo, è il cuore dell’orologio, perché dà il ritmo a tutto il movimento, mantenendolo in sicronia con lo scorrere del tempo. Rolex qui ha dato il meglio di sé. Invece di cedere alla facile tentazione di ricorrere alle spirali in silicio, che danno ottime prestazioni ma potrebbero in futuro non essere più disponibili come ricambio, Rolex sceglie di sviluppare una spirale metallica -dunque riproducibile in futuro per venir sostituita- il più possibile insensibile ai campi magnetici. Stiamo parlando della Spirale Parachrom blu, realizzata in lega di zirconio e niobio, sottoposta ad un procedimento di lavorazione che la rende paramagnetica. Non è del tutto insensibile ai campi magnetici, ma gli atomi non si orientano tutti come dipoli nella stessa direzione quando sottoposti a campo magnetico, quindi di fatto vengono influenzati solo i pochi atomi già orientati nella stessa direzione del campo magnetico che colpisce l’orologio. Allo stato attuale della tecnica, questo è quanto di meglio si possa chiedere ad una spirale metallica sotto il profilo della resistenza al magnetismo.

Anche lo scappamento del Rolex 3235 viene rivisto rispetto al predecessore, modificando l’angolo di incidenza dell’ancora svizzera sui denti della ruota di scappamento per minimizzare gli attriti. Grazie a nuove leghe e a nuovi disegni del sistema di scappamento, la superficie di contatto tra le palette e i denti aumenta e la ruota di scappamento viene alleggerita. Il risultato? Meno energia che viene richiesta alla molla del bariletto per mettere in movimento lo scappamento.

Conclusioni

Ben più che nel campo estetico, il nuovo Rolex Submariner 126610 si presenta innovativo sotto il profilo tecnico. L’introduzione del nuovo movimento 3235, già sperimentato con successo in altri orologi Rolex, ha sicuramente dato al Rolex Submariner 126610 una marcia in più rispetto al precedente Rolex Submariner 116610. L’autonomia aumentata e la resistenza ai campi magnetici saranno certamente molto graditi agli appassionati così come ai normali utilizzatori. Riteniamo queste innovazioni un indubbio passo avanti di Rolex.

Fateci sapere nei commenti come la pensate sugli aspetti tecnici del nuovo Rolex Submariner 126610!

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