• + 39 366 875 7570
  • Assistenza Whatsapp
  • Registrati
  • Accedi
  •      ็ฎ€ไฝ“ไธญๆ–‡EnglishFranรงaisDeutschItalianoEspaรฑol

Cosa muove un orologio?

Dr. N

Il bariletto e la molla di carica

Un orologio meccanico รจ, essenzialmente, uno strumento che rilascia energia potenziale elastica in modo regolare e controllato, con il fine di azionare degli indicatori (le sfere, o lancette che dir si voglia) in grado di muoversi in sincronia con lo scorrere del tempo.

Affinchรฉ vi sia la possibilitร  di rilasciare dellโ€™energia, รจ perรฒ necessario, in primis, che essa sia immagazzinata.

La funzione del bariletto, e della molla di carica in esso collocata, รจ proprio quella di fornire al movimento dellโ€™orologio lโ€™energia necessaria per ticchettare.

Come si carica un orologio

Mediante la corona di carica, azionata dallโ€™utilizzatore, il bariletto viene ruotato, accumulando nella molla a spirale una torsione sufficiente a garantire il corretto funzionamento del movimento. Discorso analogo si ha nel caso di un orologio a carica automatica, con il rotore che, oscillando grazie ai movimenti del polso, fornisce energia alla molla di carica. รˆ necessario un accorgimento, nel caso dellโ€™orologio a carica automatica, per evitare che il continuo funzionamento del rotore di carica sovraccarichi la molla causandone la rottura. Questo danno viene evitato provvedendo la molla di carica degli orologi automatici con una brida concepita per โ€œsaltellareโ€ sulla parete interna, opportunamente zigrinata, del bariletto, anzichรฉ fissandola al bariletto stesso come avviene negli orologi a carica manuale. Quando il rotore porta la tensione della molla oltre un certo limite, questa slitta invece di tendersi, cosรฌ da evitare danni e mantenere sempre la massima carica.

La molla a spirale, della lunghezza di un metro circa, viene avvolta su se stessa fino ad entrare in un bariletto del diametro di pochi millimetri: รจ quindi naturale che le spire si sfiorino tra loro, ed รจ per questo necessaria una opportuna lubrificazione in fase di montaggio come di revisione.

Una molla di carica piรน lunga potrร  immagazzinare piรน energia potenziale elastica e, rilasciandola, garantire una maggiore autonomia di funzionamento – la riserva di carica – allโ€™orologio.

Il fattore limitativo della lunghezza della molla di carica a spirale รจ dato dalla dimensione del bariletto e dallo spessore della molla. Tanto piรน grande รจ il bariletto, tanto piรน lunga sarร  la molla, avente un determinato spessore, che puรฒ entrarvi; tanto piรน sottile sarร  la molla, tanti piรน avvolgimenti della stessa entreranno in in bariletto di una data dimensione. Dโ€™altro canto, un bariletto non puรฒ eccedere le dimensioni necessitate dallo spazio disponibile nella cassa, dovendo coesistere con lo scappamento e gli ingranaggi, nรฉ una molla potrร  essere troppo sottile, rischiando di spezzarsi.

รˆ inoltre da considerarsi che la molla di carica nel bariletto non viene mai scaricata del tutto, nรฉ portata alla massima tensione sostenibile. Per garantire unโ€™erogazione costante della coppia, necessaria ad un funzionamento regolare dellโ€™orologio, รจ previsto che la molla si tenda entro un intervallo di tensione ben definito, tale per cui lโ€™energia rilasciata ad orologio pienamente carico non differisca troppo da quella rilasciata ad orologio quasi scarico.

Con i limiti sopra menzionati, non stupisce che la maggioranza degli orologi meccanici abbia una riserva di carica intorno alle trentasei ore. Questa durata risulta ideale nellโ€™uso quotidiano. Soprattutto gli orologi a carica manuale, che vengono usualmente caricati la sera, prima di dormire, trovano giovamento da unโ€™autonomia tale per cui, se ci si dimentica di caricarli coricandosi, si potrร  comunque caricarli la mattina dopo, una volta svegli, senza perdere lโ€™indicazione dellโ€™orario.

Lโ€™orologeria ha trovato molti modi differenti di incrementare lโ€™autonomia degli orologi. Se รจ vero che il problema รจ meno sentito con un carica automatica, il quale non necessita di immettere energia ruotando la corona poichรฉ a fornirla รจ il movimento del polso veicolato dal rotore, รจ vero anche che gli orologi a carica manuale rappresentano ancora oggi oggetti di indubbio fascino, in cui la connessione uomo-macchina รจ piรน diretta che negli automatici. La ricerca in campo orologiero dunque non si รจ fermata, ed ha trovato diverse soluzioni per aumentare lโ€™autonomia di marcia degli orologi da polso.

Il primo, e piรน semplice, metodo per incrementare la riserva di carica consiste nellโ€™utilizzare una molla piรน lunga allโ€™interno di un bariletto piรน grande. รˆ una soluzione che si puรฒ applicare soltanto laddove si disponga di ampio spazio nella cassa, perchรฉ in caso contrario inserire un componente di dimensioni maggiorate comporterebbe inevitabilmente la necessaria riduzione del diametro, ad esempio, della ruota del bilanciere, con conseguenze negative sulla precisione di marcia. Gli orologi da tasca, che dispongono di diametri abbondanti, possono applicare senza difficoltร  questa soluzione, ma negli orologi da polso si devono percorrere altre strade.

Una soluzione largamente praticata in passato รจ stata quella di ridurre il numero di pulsazioni orarie, ossia di โ€œrallentareโ€ il moto del bilanciere. Questo riduce la richiesta di energia del movimento, rendendo possibile ricavare piรน ore di funzionamento a paritร  di quantitร  di energia contenuta nella molla di carica. Il risvolto negativo รจ che si riduce la precisione dellโ€™orologio.

Quando un solo bariletto non basta piรน

Una soluzione brillante viene trovata negli anni Sessanta dallโ€™azienda Favre-Leuba, che introduce il primo movimento con doppio bariletto. La presenza di due bariletti collegati tra loro permette di caricare lโ€™orologio in modo normale. La maggior riserva di carica -arrivava a ben cinquanta ore- era garantita, oltre che dalla presenza di due molle di carica, anche dal fatto che ciascuna di esse, dovendo sopportare uno sforzo inferiore a quello di una molla unica, poteva essere realizzata con spessori inferiori, consentendo un maggior numero di avvolgimenti e di conseguenza una maggior lunghezza rispetto a quanto si sarebbe ottenuto con una molla di spessore convenzionale.

Lโ€™idea della Favre-Leuba ha successo anche al di fuori della Svizzera: negli anni Settanta, la casa orologiera sovietica Slava -nome che in russo significa โ€œGloriaโ€- viene incaricata di realizzare un orologio dotato di autonomia e precisione superiori rispetto al resto della produzione orologiera russa. Il risultato รจ il movimento Slava 2414, che riprende e innova la soluzione del doppio bariletto di carica, abbinandola ad una sfera dei minuti azionata in modo indiretto. Queste due scelte consentono di liberare spazio per un bilanciere di grande diametro, il quale necessita di una frequenza di oscillazione inferiore per mantenere la precisione di marcia. Questo movimento viene proposto in numerose versioni, tra cui quella della foto sottostante, denominata 2428, munita di indicatore della data e dellโ€™ora.

 

La crisi del quarzo degli anni Settanta, seguita dallโ€™affermarsi di movimenti automatici a basso costo, hanno fatto sรฌ che la ricerca della massima autonomia abbia dovuto attendere i nostri giorni per tornare ad interessare le Case orologiere.

Un esempio della rinascita dei movimenti manuali a lunga autonomia รจ il movimento Panerai P2002, presentato allโ€™inizio di questo secolo e dotato di ben tre bariletti, che permettono una riserva di carica di ben otto giorni.

Lโ€™esempio piรน estremo della rinnovata ricerca della massima autonomia in un segnatempo a carica manuale รจ un oggetto che vanta una riserva di carica di ben cinquanta giorni, lโ€™Hublot MP-05 โ€œLaFerrariโ€. Questo strumento, dotato di non meno di undici bariletti – e di uno strumento apposito per ricaricarli – รจ la prova di come anche ai giorni nostri la carica manuale sia tuttโ€™altro che superata.

 

Condividi l’articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on pinterest
Share on google
Share on telegram
Share on whatsapp

Vendi i tuoi preziosi al massimo del loro valore
(imparando a fotografarli)

Iscriviti alla Newsletter

Cerca il tuo orologio preferito