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Rolex Milgauss

Dr. N

Il Rolex Milgauss è un orologio tra i più anticonformisti di Rolex. Il suo quadrante blu, il vetro verde, la lancetta dei secondi arancione a forma di fulmine, lo rendono certamente un Rolex anomalo, poco in linea con il conservatorismo estetico di molti altri modelli della Casa. Perché è così diverso dagli altri? Cos’ha di speciale?

Vediamolo insieme in questo articolo.

Rolex Milgauss: le origini

Nel 1954, Rolex decide di realizzare un orologio specificamente destinato ad una categoria molto ristretta di professionisti: parliamo di coloro i quali trascorrono molto tempo rimanendo esposti ai campi magnetici, siano essi ingegneri elettronici, tecnici di laboratorio o scienziati che adoperano apparecchiature ad alta tensione.

I campi magnetici sono in grado di compromettere il funzionamento degli orologi meccanici. La parte più delicata di esso è senza dubbio la molla a spirale del bilanciere, che svolge verso di esso lo stesso ruolo della forza di gravità verso il pendolo: assicura infatti il ritorno allo stato iniziale dopo un’oscillazione, limitando al contempo l’escursione dell’oscillazione stessa. La molla a spirale è realizzata con un sottilissimo nastro metallico avvolto su se stesso. Se magnetizzate, le spire possono attaccarsi fra loro, rendendo la spirale più rigida e facendo marciare più in fretta l’orologio. In casi estremi, la magnetizzazione può danneggiare in modo irreparabile l’orologio.

Il Rolex Milgauss viene ideato nel 1954, lo stesso anno in cui viene fondato, a Ginevra, in Svizzera, il Centro Europeo di Ricerca sul Nucleare (CERN). Diventa una scelta quasi obbligata quella di Rolex di rivolgersi, per il collaudo dei prototipi del suo nuovo segnatempo antimagnetico, ai neocostituiti laboratori, che sorgono nella stessa città dove ha sede la maison. Una curiosità: i pochi Milgauss prodotti dal 1954 al 1956 sono contrassegnati dalla referenza 6543, mentre il modello di serie che vede la luce nel 1956 reca la numerazione 6541. Evidentemente, negli anni Cinquanta, Rolex ancora non ha adottato il sistema di numerazione progressiva delle referenze che oggi caratterizza la sua produzione.

Dopo aver superato le prove di funzionalità al polso degli scienziati del CERN, il Rolex Milgauss, acquisita nel 1956 la referenza 6541, viene presentato al grande pubblico. Questo segnatempo ha un aspetto decisamente pratico: appare sostanzialmente come un Rolex Submariner munito di controcassa interna in ferro dolce, che lo rende resistente ai campi magnetici fino a mille Gauss, da cui il nome L’estetica però si differenzia dal Submariner di allora per alcuni particolari: la ghiera girevole integra i contatori dei dieci minuti, il quadrante reca degli indici diversi e la scritta rossa “MILGAUSS”, ma soprattutto la lancetta dei secondi ha la forma a saetta che oggi tutti associano al Rolex Milgauss. L’orologio ha un discreto successo, ma resta sempre confinato all’ambito tecnico e specialistico.

La seconda serie del Rolex Milgauss non riscuote particolare successo. Questo modello, lanciato negli anni Sessanta con referenza 1019, perde la ghiera girevole e vede rimpicciolirsi la corona di carica, forse nel tentativo di renderlo più adatto alle situazioni formali. Viene anche eliminata l’iconica forma a saetta della sfera dei secondi. Il risultato è un orologio che, forse per la mancanza di tratti estetici in grado di distinguerlo dall’Oyster Perpetual “base”, non incontra il favore del pubblico. Rolex decide quindi di interromperne la produzione nel 1988.

Il nuovo Rolex Milgauss

Nel 2007, Rolex decide di rilanciare il Milgauss, che non produceva più da oltre vent’anni. Per farlo, sceglie di rivoluzionare completamente sia l’estetica che la funzionalità dell’orologio.

Quanto all’aspetto esteriore, oltre all’aumento di dimensioni della cassa, in linea con le tendenze attuali, Rolex decide di reintrodurre la sfera dei secondi a saetta, che caratterizza fortemente il Milgauss originale. Sceglie inoltre di montare un vetro zaffiro dalla sfumatura verde, sul quale non registra alcun brevetto in quanto, a suo avviso, è realizzato con una tecnologia tanto avanzata da non temere che qualche concorrente possa tentare di copiarla. Il quadrante ha la scala dei secondi di colore arancio, che richiama la sfera dei secondi a saetta, anch’essa dipinta in questo brillante colore. Le tonalità del quadrante sono il classico nero, il bianco, ed un particolare blu, dalle sfumature cangianti che, abbinato al vetro verde ed ai tocchi di arancio su sfere e quadranti, rende questo orologio un unicum nella produzione Rolex.

Dal punto di vista funzionale, l’antimagneticità non viene più ricercata, come un tempo, includendo il movimento in una controcassa interna in ferro dolce. Questa soluzione, che fa sì che i campi magnetici si distribuiscano sulla superficie della controcassa senza passare attraverso il delicato movimento, se ha certamente il vantaggio della semplicità ed economicità realizzativa, non consente però di resistere a campi magnetici di portata superiore ai 1.000 Gauss. Certo, nella vita quotidiana, come negli impieghi specialistici, campi magnetici di così grande portata sono piuttosto rari. Ma una caratteristica dell’orologeria è quella di cercare sempre nuove soluzioni, più avanzate delle precedenti, quindi non stupisce che una Casa come Rolex abbia scelto di migliorare l’antimagneticità di un proprio modello avvalendosi di tecnologie innovative.

Il Rolex Milgauss 116400 garantisce una resistenza ai campi magnetici superiore rispetto a quella dei suoi predecessori, grazie non solo alla controcassa interna in materiale ferromagnetico, bensì anche alla presenza della Spirale Parachrom Blu, una particolare innovazione di Rolex costituita da una spirale del bilanciere in lega amagnetica, che conferisce ai suoi orologi una resistenza ai campi magnetici superiore alla norma.

Il Rolex Milgauss: un orologio particolare

Non è da tutti portare al polso un Rolex così diverso dai modelli “classici” della Casa. Il Rolex Milgauss abbina ad una indubbia funzionalità, data dall’antimagneticità, dal comodo bracciale Oyster, dalla agevole lettura del quadrante, un fascino particolare, dovuto all’estetica senza dubbio non convenzionale per un Rolex.

E voi, cosa ne pensate del Milgauss? Ditecelo nei commenti!

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