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Come conservare l’orologio quando non si usa

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Dr. N

È piuttosto frequente possedere, al giorno d’oggi, più di un orologio da polso. Dopotutto, la disponibilità di orologi economici da parte di marchi come Seiko, Orient, Tissot, Hamilton, Citizen, Lorenz, Festina, Sector, Citizen e molti altri, fa sì che anche con somme modeste si possa mettere insieme con poca spesa una collezione di orologi.

Ma quando si possiede più di un orologio, si è costretti a portarli a turno, lasciandone qualcuno da parte. Cosa fare dunque per mettere via un orologio senza danneggiarlo? E cosa fare prima di rimettere l’orologio al polso? Vediamolo assieme.

Un appunto prima di iniziare: non ci occuperemo, in questa sede, degli aspetti relativi alla protezione degli orologi dal rischio di furto. Il tema del pericolo derivante dai ladri sarà trattato in un articolo di prossima pubblicazione.

Un espositore come questo è il sogno di molti appassionati, ma è il modo migliore per conservare gli orologi quando non si usano?

Come mettere via un orologio al quarzo

Un orologio a batteria munito di lancette può essere messo via per qualche mese con la corona estratta, in modo da evitare che le lancette marcino, così da risparmiare la batteria. Quando si vuole rimettere al polso l’orologio basta reinserire la corona e regolare l’ora, così che l’orologio riprenda a funzionare. Attenzione però: lasciare un orologio al quarzo con la batteria inserita per un anno o più può causare danni. La batteria di un orologio, dopo lunghi periodi, può ossidarsi formando dei sali, che nei casi peggiori possono rovinare irreparabilmente il movimento. Senza contare che una batteria ossidata spesso si deforma, rendendone difficile l’estrazione e magari danneggiando per azione meccanica il movimento stesso. Insomma, se mettete via un orologio a batteria per più di qualche mese è meglio togliere la pila. 

Ovviamente se il vostro orologio a batteria è digitale non dispone di una corona di carica che possa fermarlo. In questo caso, se si tratta di un modello con batteria a lunga durata – non sono pochi quelli che arrivano a dieci anni – basta lasciarlo funzionare: difficilmente darà problemi. Se è un modello con un’autonomia più breve, non resta che lasciarlo funzionare finché non si spegne, per poi sostituire la batteria. L’importante è non lasciarlo con la batteria esausta per molto tempo.

Come mettere via un orologio meccanico

A differenza di quanto visto per gli orologi a batteria a lancette, non si dovrebbe mai mettere via un orologio meccanico con la corona estratta. Questo per due ragioni:

  • Si espone l’alberino di carica a urti che possono danneggiarlo;
  • Si rischia l’entrata di umidità e polvere nel movimento.

L’orologio meccanico va quindi riposto con la corona in posizione di marcia, non di regolazione: vale a dire, spinta tutta dentro se a pressione, o avvitata completamente se a vite.

Se disponete di un mantenitore di carica, potete utilizzarlo per continuare a far marciare l’orologio. Altrimenti, lasciatelo serenamente scaricare con la corona al suo posto!

Un mantenitore di carica è di grande utilità per chi possiede orologi complicati, muniti di calendario

La posizione in cui si ripone l’orologio, contrariamente a quanto si pensi, non è così importante. Se l’orologio sta fermo per mesi, che sia riposto a faccia in giù, in su o di lato poco conta: la posizione in cui è posato incide invece moltissimo se l’orologio è marciante, ma di questo parleremo in altra sede.

È molto importante anche evitare che l’orologio sia esposto a sbalzi di temperatura e a campi elettromagnetici. Quindi:

  • Riporre l’orologio meccanico in un luogo a temperatura costante, privo di umidità. Tranquilli, un cassetto in casa propria va benissimo, non serve una cantina…
  • Stare attenti alla luce diretta del sole, come  quella che può entrare in un espositore di vetro;
  • Evitare assolutamente di mettere l’orologio vicino a elettrodomestici come il frigorifero o la televisione. Basta una semplice app per smartphone per controllare l’intensità dei campi magnetici in un certo punto della casa. È consigliabile servirsene di modo da evitare sorprese sgradite;
  • Prestare attenzione a eventuali magneti presenti nella chiusura del cassetto o dell’armadio: teneteli lontani dai vostri segnatempo.

L’orologio poi andrebbe riposto in una custodia che lo protegga da urti e graffi. La scatola originale è l’ideale ma, se non avete nulla di meglio e siete in emergenza,potete utilizzare un antiestetico, seppur funzionale, calzino intorno all’orologio. Però, appena potete, prendete una custodia vera: costa poco e fa bella figura se volete mostrare l’orologio a qualcuno. 

Come scegliere la custodia ideale? L’importante è che non abbia superfici che possano segnare casse e bracciali. Quindi deve essere ben imbottita. Ne esistono di moltissimi tipi: quella qui sotto è particolarmente valida perché dispone anche di una tasca porta-cinturini integrata e di cuscinetti che mantengono il vostro cinturino nella posizione naturale.

Una scatola per orologi di qualità è sempre un buon investimento per l’appassionato

E quando devo rimettere al polso l’orologio?

Seguendo queste poche regole, riuscirete a fare in modo che i vostri amati orologi si conservino bene e siano pronti all’uso quando desiderate rimetterli al polso. A tal proposito, cosa si deve fare per indossare un orologio che è stato fermo per molto tempo?

Un’accortezza importante è quella di caricare manualmente l’orologio, anche se è automatico. La maggior parte degli orologi automatici dispone della possibilità di ricarica manuale mediante la corona. Non bisogna abusarne, perché l’alberino e i vari ruotismi sono sottodimensionati rispetto a quanto accade nei carica manuale puri; tuttavia, per la rimessa all’ora dopo un periodo di sosta far uso della carica manuale è consigliato, onde dare piena torsione alla molla del bariletto. Questo è essenziale per portare alla massima carica l’orologio e farlo lavorare al meglio, con effetti benefici sulla precisione e sull’autonomia di funzionamento. Si consideri che la carica automatica, da sola, fatica a portare alla massima carica un orologio: è in grado di mantenere in funzione un orologio già carico, questo sì, reintegrando l’energia persa durante la notte, ma se si vuol partire da fermo, una “spintarella” iniziale con la carica manuale aiuta il buon funzionamento di tutto il movimento. Leggete il manuale: se non lo avete, sappiate che, indicativamente, quaranta rotazioni della corona di carica bastano a portare alla massima tensione il bariletto.

E se l’orologio è un automatico che, come il Seiko 5 fino alla serie precedente all’attuale, non integra la possibilità di carica manuale? Non resta che caricarlo con una bella passeggiata all’aperto, il modo migliore per alimentare un automatico. Lo stile di vita sedentario poco si addice agli orologi meccanici. Da sconsigliare, invece, il prendere in mano l’orologio e agitarlo per portarlo alla massima carica: è uno sforzo che aggrava inutilmente le fatiche della meccanica, oltre a esporvi al rischio di far cadere a terra l’orologio.

Infine, un consiglio che non guasta mai. Se l’orologio è fermo da molto tempo, considerate di sottoporlo a revisione presso un tecnico specializzato, come quelli della nostra rete di laboratori certificati Chronosect

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