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Tag Heuer Carrera

Il Tag Heuer Carrera è un cronografo sportivo apprezzato da molti appassionati nel mondo. Sin da quando si chiamava Heuer Carrera, questo orologio sa coniugare leggibilità, estetica sportiva ed eleganza. Oggi, nella sua edizione attuale, è disponibile in numerose versioni.

Vediamo assieme la storia e i segreti di questo orologio.

Tag Heuer Carrera: le origini

Nel 1962, Jack Heuer, titolare dell’omonima azienda orologiera, decide di realizzare e produrre un orologio adatto a cronometrare le corse automobilistiche, sport allora di grande interesse presso il pubblico: Heuer stesso è peraltro un appassionato e un pilota.

Heuer sceglie di apporre a questo orologio il nome Carrera, in onore di una corsa automobilistica messicana nota agli appassionati di allora anche a causa della sua pericolosità: la Carrera Panamericana, una corsa da un confine all’altro del Messico su strade aperte. Sono gli anni, i Sessanta, in cui vengono lanciati l’Omega Speedmaster e il Rolex Daytona, entrambi orologi di grande seguito anche grazie alla loro associazione con il mondo delle corse.

I primi cronografi Heuer Carrera sono tutti muniti di movimenti Valjoux a carica manuale. Una caratteristica, questa, che unita al quadrante ben leggibile -una delle priorità di Heuer quando commissionò questo orologio- consente all’Heuer Carrera di essere piuttosto proporzionato nel rapporto spessore-diametro, benché quest’ultimo ammonti a soli 36 millimetri, un valore usuale per l’epoca ma relativamente compatto ai nostri occhi di moderni.

Nel 1969, come abbiamo visto in questo articolo, Heuer ha a disposizione uno dei primi movimenti cronografici automatici al mondo. La Casa non poteva certo esimersi dal montare il proprio movimento di punta su uno dei suoi modelli di maggiore successo. Il nuovo calibro però risulta più spesso del precedente a carica manuale, pertanto si è costretti a divisare casse più voluminose per accoglierlo. Fortunatamente per Heuer, la moda orologiera degli anni Settanta si orienta su stilemi lontani dal minimalismo classicista anni Sessanta: ecco quindi comparire casse più massicce, alte, dalle forme non tradizionali, ideali per alloggiare movimenti di dimensioni maggiori.

Un esemplare di Heuer Carrera anni Settanta. Si noti la corona di carica a ore 9, scelta in realtà tecnica, ma che viene utilizzata come messaggio promozionale: sta infatti a indicare che questo cronografo non ha bisogno di una corona di carica in posizione convenzionale, perché si ricarica autonomamente, sfruttando il movimento del polso

Gli anni di transizione

Proprio quando l’Heuer Carrera ha raggiunto la sua epoca d’oro, a inizio anni Settanta, irrompe la Crisi del Quarzo. Molte maison devono chiudere o ridimensionare le proprie attività. Anche Heuer risente del calo di vendite che investe l’intero comparto dell’orologio meccanico: la produzione del Carrera cessa nel 1984.

Il marchio Heuer subisce dei passaggi di proprietà e giunge nel 1985 nelle mani del gruppo TAG – Techniques d’Avant Garde -. Gli orologi della Casa ancora oggi recano il marchio TAG Heuer in ragione di questa acquisizione. La nuova proprietà decide, nel 1996, di riportare in produzione il Carrera, stavolta con movimenti ETA. Nasce quindi nel 1996 la nuova gamma TAG Heuer Carrera, caratterizzata inizialmente da stilemi legati alla prima serie e, a partire dal 2005, declinata in numerose versioni.

Il TAG Heuer Carrera oggi

Oggi la gamma TAG Heuer Carrera è estremamente ampia e soddisfa tutti i gusti, da chi desidera un cronografo elegante che richiama il passato a chi apprezza l’innovazione estetica e le tendenze moderne. I movimenti sono di derivazione ETA, garanzia di robustezza ed affidabilità. C’è un TAG Heuer Carrera per tutti i gusti, scopri il tuo!

 

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