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Investire in orologi: alternative a Rolex – Parte 2

Continuano a salire, ma conviene investire?

Ecco la domanda che molti si pongono sugli orologi di lusso più desiderati, in particolare gli sportivi di Rolex, Audemars Piguet e Patek Philippe. Con un notevole impegno di capitale e il perenne rischio di oscillazioni di mercato – come quelle viste nel 2020, nella prima ondata di restrizioni sanitarie -, il tradizionale investimento in orologi di lusso Rolex risulta più difficile di un tempo.

Certo, i prezzi sono in risalita, quindi chi ha disponibilità di capitale senza necessità di ritorno immediato può continuare a investire nei Rolex. Tuttavia, come abbiamo spiegato nello scorso articolo, in cui abbiamo analizzato il caso dell’Omega Speedmaster, esistono alternative da investimento ai Rolex.

Oggi vediamo due aziende che si sono distinte negli ultimi anni per due aspetti essenziali nel settore del lusso: l’impegno nella qualità del prodotto e la capacità di promuoversi adeguatamente.

Bulgari: Octo

Bulgari produce orologi da decenni, ma è con l’Octo che ha fatto un vero salto di qualità. Un movimento di manifattura ultrasottile, diverse edizioni limitate con complicazioni, una lavorazione di qualità e un design che deriva dagli ultimi lavori del grande Gerald Genta rendono il Bulgari Octo un esempio di instant classic.

Il Bulgari Octo, oltre a rappresentare un investimento interessante, è anche un orologio che colpisce sul piano realizzativo. Al polso par quasi sparire, soprattutto nelle versioni in titanio, grazie alla sua ottima indossabilità, ma il grande diametro garantisce ottima leggibilità e presenza visiva.

La presenza di Bulgari in tutti i settori del lusso, non solo orologiero, se da un lato fa storcere il naso ai puristi, dall’altro assicura che l’azienda avrà anche in futuro i fondi per mantenere una forte immagine e presenza sul mercato: una notizia interessante per chi guarda all’orologio anche come a un investimento.

Zenith: El Primero

Zenith è un’azienda nota soprattutto per la sua innovazione in ambito meccanico. Come molti sanno, lo Zenith El Primero è stato il vincitore della corsa al cronografo automatico, negli anni Sessanta. Il suo movimento è stato tanto apprezzato da indurre Rolex a rivolgersi a Zenith per realizzare il suo primo Daytona automatico, il Daytona “Zenith”, appunto.

Zenith però non si è adagiata sugli allori e ha continuato a lavorare per innovare il suo calibro di punta. Un recente successo è lo Zenith El Primero Strikin’ 10th, un cronografo automatico in grado di misurare il decimo di secondo, con ghiera e sfera cronometrica modificate per mostrare con chiarezza questa ridottissima frazione del tempo.

Quanto al valore di investimento degli Zenith lasciamo la parola a Julien Tornare, amministratore delegato dell’azienda elvetica. A suo dire, per alcuni modelli, la Casa della stella ha già venduto la produzione dei prossimi due anni, tanto che si sta lavorando all’aumento delle capacità produttive, mantenendo l’attuale qualità. Una dichiarazione simile significa che l’azienda si attende volumi d’affari crescenti e che è in grado di soddisfarli.

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