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Bulgari Octo

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BULGARI OCTO FINISSIMO ACCIAIO BLU

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Il Royal Oak, oggi l’orologio di Audemars Piguet più celebre e più richiesto, nasce in un momento di grande difficoltà per l’azienda. Siamo negli anni Settanta, e la Crisi del Quarzo sta colpendo pesantemente l’orologeria svizzera. Anche le Case più prestigiose, come la bicentenaria Audemars Piguet, sono in difficoltà. I vertici di Le Brassus si affidano allora al genio di Gerald Genta, il più grande dei designer orologieri.

La scelta di puntare tutto su un orologio di lusso in acciaio, per l’epoca un apparente controsenso, non è campata per aria. L’importatore italiano di Audemars Piguet assicura la dirigenza elvetica che in Italia vi è un mercato per un orologio di lusso sportivo, che si possa portare in ogni condizione. Quello italiano è, all’epoca, il maggior mercato orologiero al mondo, secondo soltanto agli Stati Uniti: ecco perché Audemars Piguet tenta l’azzardo di riposizionarsi completamente sul mercato del lusso con il Royal Oak.

Il Royal Oak di Audemars Piguet è un orologio che unisce un materiale “povero” come l’acciaio ad una lavorazione raffinata, fatta di alternanze di lucido e satinato, in precedenza riservata ai soli metalli nobili. Eseguire queste finiture su un materiale duro come l’acciaio inossidabile non è semplice, e in questo sta il pregio dell’Audemars Piguet Royal Oak e dell’altra grande creazione di Gerald Genta, il Patek Philippe Nautilus.

Il Royal Oak viene presentato da Audemars Piguet nel 1972. Le sue forme, ispirate ad uno scafandro da subacqueo, con le viti esagonali a serrare una lunetta ottagonale su una cassa spigolosa, sono di completa rottura col passato. Anche il bracciale in acciaio integrato è qualcosa di molto innovativo, e ben si sposa con l’eleganza della lavorazione tapis serie del quadrante. Dopo l’iniziale diffidenza, il Royal Oak non solo viene apprezzato, ma diventa il modello più importante per Audemars Piguet, quello grazie al quale l’azienda di Le Brassus riesce a superare la crisi.

Oggi, Il Royal Oak di Audemars Piguet è un orologio molto apprezzato da appassionati e collezionisti, sia per la sua estetica che per la sua capacità di essere un investimento che conserva il proprio valore nel tempo: i prezzi del Royal Oak di Audemars Piguet non sono mai stati così alti. L’Audemars Piguet Royal Oak è stato proposto in numerosi materiali, dall’oro rosa all’oro giallo, con quadranti di ogni colore, dal blu al verde passando per il nero, in versioni “Jumbo” da uomo e “Lady” da donna, con brillanti e complicazioni. Insomma, c’è un Royal Oak per tutti i gusti!

Dr. N

Che cos’è un marchio prestigioso, nell’orologeria di lusso? Cosa distingue fra loro i tanti produttori di orologi che affollano il mercato? Credo che un marchio sia prestigioso se è in grado di creare orologi che nessun altro sa realizzare.

Nell’articolo di oggi voglio parlarvi di un orologio che denota, in chi lo porta al polso, conoscenza e amore per la meccanica. Alcuni lo snobberanno perché non porta sul quadrante un nome prestigioso: ma per chi, come me, ritiene che sia una maison ad essere resa prestigiosa dagli orologi che crea, non gli orologi ad essere resi di valore grazie a una scritta sul quadrante, il Bulgari Octo è un orologio che ha molto da dire.

Scopriamo allora come è fatto e perché è speciale il sottilissimo orologio di Bulgari.

Bulgari Octo: la sfida della finezza

Da appassionato di orologeria meccanica, mi hanno sempre affascinato le sfide tecniche. L’orologio più preciso, il più complicato, quello in grado di immergersi a profondità estreme… Sono tutte dimostrazioni di dove sa spingersi l’ingegno umano.

Una delle grandi sfide dell’orologeria è da sempre la miniaturizzazione. La forma forse più difficile di miniaturizzazione, in un orologio, è l’assottigliamento. Prendere un movimento meccanico, e ridurne sempre più lo spessore, è più difficile di quanto sembri. Alcuni paragonano la riduzione di spessore ad una complicazione: anche se tecnicamente errato – la complicazione è un’aggiunta di funzionalità – questo rende l’idea di quanto sia difficile raggiungere l’obiettivo.

Quando, al volgere del millennio, Bulgari acquisisce i marchi Gerald Genta e Daniel Roth, specializzati rispettivamente in design orologiero e movimenti meccanici, pochi si aspettano che dopo un decennio di lavoro verrà lanciata una collezione di orologi in grado di conquistare ben cinque record mondiali.

Bulgari Octo: il design

Molti sanno che il design del Bulgari Octo è caratterizzato dall’ottagono, figura cara al grande disegnatore Gerald Genta. Non a tutti è noto che la particolare disposizione delle sfaccettature sul quadrante e sulla cassa – ben centodieci in totale – è stata ispirata dalle decorazioni delle arcate della Basilica di Massenzio a Roma. Una scelta voluta da parte della maison capitolina, che ha scelto di coniugare lo stile italiano all’elevata qualità manifatturiera dell’orologeria svizzera.

Bulgari Octo: la tecnica

Bulgari non si è accontentata di compiere una scelta forte in termini estetici. Ha voluto osare dove solo pochi e selezionati produttori si erano cimentati, realizzando una linea di orologi che detiene ben cinque record mondiali:

È innegabile che ci troviamo di fronte ad un produttore di orologi di tutto rispetto, in grado di realizzare creazioni inarrivabili per molte altre maison anche blasonate.

Qual è il segreto di Bulgari?

Per realizzare un orologio così sottile, non è sufficiente ridurre lo spessore dei singoli componenti: è necessario evitare che si sovrappongano, e per farlo occorre riprogettare radicalmente il movimento. Ecco allora che si ricorre a doppi bariletti, microrotori, e soprattutto alla sfasatura in orizzontale delle parti del movimento – attuata sfruttando l’ampia larghezza della cassa – per impedire che, sormontandosi, accrescano l’altezza complessiva del meccanismo. Il tutto garantendo una riserva di carica elevata e un’impeccabile funzionamento.

I materiali utilizzati per la cassa e i bracciali sono i più vari, dal classico oro rosa all’innovativo titanio, che conferisce una peso ridottissimo a questo segnatempo. Tenendo in mano uno di questi segnatempo si percepisce una sensazione insolita, misto di solidità e leggerezza, che sottolinea ancor più l’eccezionalità tecnica di questo orologio.

Bulgari octo, le varianti più belle

Una delle modifiche estetiche più apprezzate dagli appassionati di meccanica è la scheletratura, che consente di ammirare il movimento direttamente sulla faccia dell’orologio, grazie alla rimozione del quadrante. Ne abbiamo un esempio qui sotto:

Nel 2017, la storica gioielleria fiorentina Tomasini Francia e la realtà del commercio orologiero Afad SrL uniscono le forze con Bulgari per creare una edizione speciale, limitata a soli venti pezzi ed in esclusiva per l’Italia, del Bulgari Octo. È stata realizzata sulla base di una versione dell’Octo tecnicamente di grande interesse: la sfera dei secondi è collocata a ore sette, anziché, come di consueto, ad ore sei, perché collocarla nella posizione tradizionale avrebbe comportato un incremento di spessore: è stato quindi necessario, per mantenere la finezza del movimento, situarla ad ore sette, inserendo inoltre una “ruota morta”, ossia un ingranaggio che ha il solo scopo di trasmettere il moto, senza moltiplicare né demoltiplicare, dal bilanciere alla sfera dei secondi. Anche l’aspetto estetico è degno di nota: l’abbinamento di cassa e bracciale in titanio con lo spelendido quadrante blu risulta piacevole all’occhio e di grande leggibilità.

Qui sotto, possiamo ammirare uno dei soli venti esemplari esistenti al mondo di questo magnifico orologio.

Il Bulgari Octo fa per me?

Sia che si ami l’orologio come oggetto di stile, sia che lo si apprezzi per la raffinatezza tecnica, il Bulgari Octo convince gli appassionati di orologeria. Nessun altro segnatempo offre una linea così originale, eppure gradevole, abbinata a prestazioni da record. La gamma Bulgari Octo offre orologi destinati a tutti, dal solotempo ai raffinati complicati, tutti accomunati dalla ricerca della massima finezza e da uno stile inimitabile.

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