Dr. N
L’estate è una stagione in cui gli orologi sono più sollecitati ed esposti a urti e graffi. Abbiamo visto, in un precedente articolo, i pro e contro dei vari tipi di vetro. Ma un orologio si può graffiare anche sul bracciale e sulla cassa, quindi ora è il momento di scoprire quali sono le finiture – lucida, satinata e sabbiata – che si comportano meglio coi graffi.
Finitura lucida
La finitura lucida è quella più tradizionale, che di solito si trova su orologi eleganti. Garantisce grande piacevolezza estetica, ma è anche la più sensibile ai graffi: uno striscio su una superficie a specchio è naturalmente molto visibile. Fortunatamente, è anche la finitura superficiale più facile da lucidare per un orologiaio.
Finitura satinata
Un altro grande classico. La finitura satinata, o a spazzola, appare come un insieme di righine sottili e ravvicinate che rivestono una certa superficie. Se il graffio è all’incirca nello stesso senso della satinatura, risulta quasi sparire alla vista: se trasversale, invece, si noterà di più. Un orologiaio sa come lucidare unorologiosatinato, ma occorre prestare attenzione nel caso in cui le superfici presentino linee orientate diversamente le une dalle altre, o addirittura alternanze di lucido e satinato: qui le difficoltà , e conseguentemente i costi, aumentano.
Finitura sabbiata
La sabbiatura è un procedimento industriale che rende ruvida la superficie metallica. Questa soluzione consente di mascherare al meglio piccole ammaccature e graffi. Non a caso, è utilizzata negli orologi militari. Lo svantaggio della sabbiatura è che, qualora si rovini davvero e si voglia ripristinare l’orologio, il procedimento di lucidatura è più complesso e richiede attrezzature specifiche rispetto alle tradizionali superfici lucida e satinata.