Con la crisi economica causata dalle restrizioni attuate in periodo Covid, si è verificato uno strano fenomeno. A fronte della contrazione di quasi tutti i settori commerciali – al netto dei “rimbalzi”, comunque non tali da recuperare le annate precedenti -, il comparto dell’orologio di lusso vede una continua, forte crescita. Per averne conferma, basta dare un’occhiata ai prezzi del Rolex più richiesto, il Daytona…
Quali sono i motivi della vivacità del mercato dell’orologio di lusso? Ed è destinata a durare, questa effervescenza? Continuate a leggere per scoprirlo.
L’orologio di lusso: nessuna crisi?
La crisi economica che stringe ormai da due anni tutto l’Occidente ha colpito in modo differenziato le varie fasce sociali. La classe media è stata particolarmente danneggiata, così come chi già viveva sulla soglia di povertà. Ma chi aveva un reddito elevato, prima della pandemia, tendenzialmente continua a star bene economicamente anche oggi. A differenza di quanto accaduto dopo l’undici settembre 2001, non vi è stata la percezione che il mercato orologiero e, in generale, quello del lusso, rischiassero di crollare.
La propensione alla spesa delle classi agiate occidentali, unitamente agli acquisti dei nuovi ricchi dell’Estremo Oriente, ha portato gli orologi di lusso ad essere sempre più richiesti. Chi vuole salvaguardare il proprio patrimonio e investire per incrementarlo considera l’orologio di lusso un “porto sicuro”.
Nessuna crisi in vista, dunque, per l’orologio di lusso. Oppure no?
L’orologio di lusso: possibili criticità
Il problema maggiore riguardo gli orologi di lusso è la loro scarsità. Certo, il fatto che la produzione sia limitata, e la domanda molto elevata, comporta che il numero di orologi circolanti sia piuttosto ridotto. Questa scarsità è aggravata dal fatto che molti dei proprietari tesaurizzano i propri orologi, immagazzinandoli in attesa che i prezzi salgano ulteriormente.
Il rischio, quindi, è che gli orologi di lusso diventino troppo rari per continuare ad essere “valuta corrente”. Rischio comunque noto alle Case produttrici, che sono le prime ad avere interesse a non “tirare troppo la corda” dell’esclusività.
Investire nell’orologio di lusso: le possibilità future
Negli ultimi mesi, i commercianti certificati Chronosect ci hanno informato che la circolazione degli orologi di lusso potrebbe riprendersi. Questo grazie, da un lato, al ripristino delle linee produttive in Svizzera, pesantemente impattate dai lockdown lo scorso anno. D’altro canto, chi ha acquistato orologi di lusso come riserva di valore nella prima fase dei lockdown sta iniziando a voler capitalizzare l’investimento. Attratti dai prezzi in risalita, gli investitori potrebbero pensare di incassare e, così facendo, mettere disposizione del mercato i loro orologi. Audemars Piguet, inoltre, ha annunciato di voler aumentare la produzione l’anno prossimo, e non è escluso che altre Case facciano lo stesso.
È molto difficile prevedere le dinamiche di un mercato complesso come quello del lusso, dove i fattori emotivi si intersecano con le scelte di investimento. Possiamo però notare che, finora, i prezzi degli orologi di lusso più richiesti, tra cui Rolex e altri marchi di prestigio come Audemars Piguet, Patek Philippe e Omega, non hanno fatto che salire. E nulla lascia pensare a cambiamenti futuri…
