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Pericolo falso: l’Audemars Piguet Royal Oak

Dr. N

Qui a Chronosect cerchiamo sempre di venire incontro alle esigenze degli appassionati di orologeria. Un problema fra i più gravi che affliggono il mondo degli orologi di lusso è quello dei falsi. Abbiamo preso in considerazione per voi un esemplare di falso piuttosto comune, ma che può comportare brutte sorprese per chi non è esperto: l’imitazione di un Audemars Piguet Royal Oak in acciaio, con quadrante blu. Uno dei modelli più richiesti e apprezzati della Casa di Le Brassus e, purtroppo, proprio per questa ragione, tra i più falsificati.

Per redigere questo articolo ci siamo affidati all’esperienza di Giampiero Caserini, titolare della Gioielleria Tempi Moderni Orologi di Trento e Venditore Certificato Chronosect.

Ma il falso mi conviene davvero?

Quando si acquista un orologio non originale, non solo si alimenta un settore clandestino, ma si va incontro a rischi non da poco. Anzitutto, per realizzare una copia di un orologio celebre, si spende denaro e impegno nel costruire qualcosa che sia il più possibile somigliante all’originale, anziché investirli nella realizzazione di un orologio di buona qualità. Un orologio Orient o Seiko da duecento euro vede tutto il suo costo tramutarsi in robustezza, qualità, affidabilità. Un’imitazione di un marchio svizzero famoso realizzata allo stesso prezzo scenderà necessariamente a compromessi su movimento, materiali, guarnizioni, perché parte della cifra è già stata spesa per imitare l’originale. È quindi probabile che, ad esempio, per imitare la lunetta del Royal Oak di Audemars Piguet si sia dato più peso all’apparenza estetica che all’effettiva impermeabilità della cassa.

Il lettore ora chiederà: se io apprezzo lo stile di un orologio come il Royal Oak di Audemars Piguet, ma non posso o non voglio spendere decine di migliaia di euro per mettermelo al polso, devo rassegnarmi a non vedere il mio orologio preferito se non in foto? Assolutamente no. Esistono molte alternative a buon mercato che conservano lo stile dell’originale, senza essere copie contraffatte.

I falsi, gli Homage e gli “ispirati”

Il mondo degli “Homage”, orologi che riprendono le forme di un modello celebre senza copiarne anche il logo e il nome, è amplissimo e include orologi di qualità. Un esempio sono gli Steinhart e gli Invicta ispirati al Rolex Submariner: montano movimenti affidabili e sono realizzati con componentistica di livello adeguato, il tutto a qualche centinaio di euro. Acquistando un “Homage” anziché una copia si hanno maggiori garanzie di affidabilità nel tempo. 

Anche gli “Homage” hanno, naturalmente, dei difetti. Anzitutto, si porta al polso un orologio senza alcun apporto proprio delle aziende produttrici in termini di stile, se non il logo. Si sfrutta cioè il lavoro altrui, non in maniera illecita ma comunque senza aver contribuito a un disegno originale. La personale preferenza dell’autore del presente articolo va quindi agli orologi “ispirati” a un determinato modello. Per esempio, chi ama l’estetica del Royal Oak di Audemars Piguet può rivolgersi a segnatempo come il D1 Milano, o il Bulova Maquina, che pur ispirandosi a forme ideate negli anni Ottanta creano qualcosa di proprio, di personale, di unico.

Come riconoscere un Audemars Piguet Royal Oak falso: con la vista

Veniamo allora all’oggetto del nostro articolo, il falso Audemars Piguet Royal Oak. Una contraffazione, questo particolare esemplare, che può ingannare occhi inesperti. Se si trova al polso e non vi è tempo di osservarlo con cura, anche un appassionato di medio livello può trovarsi in difficoltà a distinguere il falso dall’originale.

Giampiero Caserini, titolare di Tempi Moderni Orologi, ha saputo, semplicemente osservando le foto che vi mostriamo in questo articolo, identificare il falso Audemars Piguet Royal Oak. E voi, ci riuscireste? Vi offriamo alcuni suggerimenti di Tempi Moderni per aiutarvi.

Nell’orologio non originale, vi sono numerosi indizi che possono far capire che ci troviamo davanti a un falso Audemars Piguet. Anzitutto, la tapisserie, tratto distintivo dei quadranti Audemars Piguet, non sarà mai eseguita tanto bene quanto l’originale, per quanto il falsario possa impegnarcisi. Questo perché, per realizzare un quadrante finemente lavorato, di alta orologeria, serve un connubio di tecnica e manualità che una macchina a controllo numerico semplicemente non può uguagliare. Non per nulla, le grandi maison si contendono aspramente i pochi macchinari e i pochi operatori esistenti in grado di realizzare queste bellezze dell’orologeria di lusso.

Il quadrante rivela il falso non solo per la lavorazione, bensì anche per la tonalità di colore. L’imitazione non ha la stessa identica sfumatura dell’originale. Anche la finestrella del datario ci rivela che non siamo di fronte a un vero Audemars Piguet: l’esecuzione del falso lascia a desiderare in alcuni dettagli.

Passando dal quadrante alla lunetta, una delle differenze che un occhio esperto sa notare è la fattura più grossolana e meno raffinata delle viti nell’imitazione, rispetto all’originale di Audemars Piguet. Spostiamoci poi verso le anse: ecco che vediamo un attacco del bracciale meno allineato con l’andamento della cassa. Scendendo quindi lungo il bracciale stesso, sono evidenti le imperfezioni e le irregolarità tra una maglia e l’altra. Per non parlare del fondello in vetro, dove la differenza con l’originale è palese.

Come riconoscere un Audemars Piguet Royal Oak falso: con il tatto

Al tatto, la sensazione resa dal falso Audemars Piguet Royal Oak è naturalmente molto diversa dall’originale. Il peso complessivo è minore, indice dell’utilizzo di un acciaio di qualità più scarsa. Ma quel che più si nota è la bassa qualità della lavorazione delle maglie. Il bracciale dell’Audemars Piguet Royal Oak contraffatto strappa i peli e talora arriva quasi a graffiare la pelle. Problema in sé non gravissimo, un po’ di fastidio lo si può anche sopportare virilmente, ma quel che induce a preoccuparsi è l’incognita della composizione dell’acciaio. Spesso, per aumentare la lucidità delle leghe ferrose, si aggiunge del nichel. Molte persone presentano allergia a questo materiale: per questo, nell’orologeria, è stato da tempo eliminato o ridotto sotto le soglie di pericolosità. Ma nessuno garantisce che, in un orologio contraffatto, prodotto illegalmente e, per ciò stesso, non assoggettabile a controlli di qualità da parte delle autorità preposte, non siano presenti sostanze nocive: se abbinato al fatto che la barriera naturale della cute può essere scalfita a causa della cattiva lavorazione delle maglie, c’è di che pensare. Ecco perché acquistare un orologio falso, oltre ad essere di cattivo gusto, può anche finire per compromettere la vostra salute.

Come riconoscere un Audemars Piguet Royal Oak falso: l’aiuto dell’esperto

L’opinione di un esperto è sempre la migliore garanzia di acquistare esattamente il prodotto che si desidera. La scelta più razionale, soprattutto quando si tratta di acquisti importanti come nel caso di un orologio di lusso, è quella di rivolgersi a un professionista.

Ricordiamoci che alcuni falsi sono oggi talmente perfezionati da trarre in inganno anche un appassionato. Solo chi con gli orologi lavora da tempo, come i Venditori Certificati Chronosect, acquisisce un’esperienza tale da poter riconoscere un orologio originale. Basti pensare che alcuni dei falsi più raffinati contengono sia parti originali che non originali, e se ci si focalizza solo sul quadrante, ad esempio, o solo sulla cassa, si potrebbe esser tratti in inganno. Un esperto invece sa valutare tutto l’orologio, nel suo insieme, cosa che nessun autodidatta, per quanto volenteroso, è in grado di fare.

Si ringrazia Giampiero Caserini, titolare di Tempi Moderni Orologiper il prezioso aiuto prestato nella preparazione di questo articolo.

 

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