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Il mercato degli orologi di lusso e il Covid

La crisi economica causata dalle misure prese dai Governi a seguito della diffusione del Coronavirus è certamente un argomento all’ordine del giorno. Non è rimasta esente dalle conseguenze della crisi neppure l’orologeria svizzera.

Come si rifletterà la crisi economica attuale sul mercato degli orologi di lusso?

Scopriamolo insieme in questo articolo.

 

La produzione

La produzione orologiera svizzera è stata impattata in modo rilevante dalle misure governative prese durante la diffusione del Covid-19. Si dice – il mondo dei segnatempo elvetici è proverbialmente riservato – che i cali di produzione siano fra il cinque e il venti per cento sulla media annua.

Un calo di produzione, in assenza di variazioni di domanda, significa usualmente un aumento dei prezzi. Ma come sta andando la domanda orologiera globale?

 

La domanda

Per capire come potrebbero evolvere i prezzi degli orologi di lusso dopo la crisi economica dobbiamo esaminare la questione della domanda. Il mercato, infatti, si fa in due: chi vende e chi compra. E se è vero che chi vende ha a disposizione stock ridotti, è altrettanto vero che se chi dovrebbe comprare non compra, gli stock rimangono invenduti e i prezzi devono calare.

Non è però questo il caso dell’attuale situazione nell’orologeria di lusso. La pesante crisi economica non ha colpito tutte le fasce sociali in maniera eguale: chi sta più in alto, come sovente accade, ha risentito in minor misura delle avversità finanziarie.

Conseguenza di quanto appena scritto è che la domanda per i marchi più prestigiosi, come Patek Philippe, Rolex, Audemars Piguet, Omega, Cartier, e per i modelli più prestigiosi di alcune altre Case, come il Carrera di Tag Heuer o il Navitimer di Breitling, non è calata in modo particolarmente pesante. Vi sono certamente delle conseguenze della crisi economica riguardanti la diminuzione della circolazione degli orologi di lusso: i volumi di vendita sono più modesti che in passato. Ma quel che si vende, lo si vende al prezzo di prima: non ci si aggiudica, insomma, un Rolex Submariner o un Rolex GMT a prezzo inferiore rispetto all’anno scorso, tantomeno a listino…

Le buone notizie: il ritorno del mercato locale

Vi sono sicuramente problemi, derivati dalla crisi economica causata dalle misure prese dai Governi a seguito della diffusione del Coronavirus, come la difficoltà incontrata dai negozi del lusso nei centri storici che risentono del calo del turismo. Chi in passato ha puntato molto sulla clientela “viaggiante” che giunge a Roma, a Milano o a Venezia dai quattro angoli del globo ed è disposta a spendere con facilità somme importanti, è stato sicuramente impattato.

Non è però un quadro del tutto a tinte fosche: i negozi del territorio, quelli che hanno saputo negli anni costruire un legame saldo coi clienti attraverso correttezza e fiducia, hanno retto bene alla crisi, anzi, talora hanno pure aumentato il fatturato.

Conclusioni

Il mercato dell’orologeria svizzera di lusso, secondo quanto possiamo sapere oggi, regge. I problemi maggiori riguardano i marchi della fascia sotto i 1000-2000, da un lato, e i concessionari che si sono focalizzati sulla clientela estera dall’altro.

Gli orologi di lusso di alta fascia e i concessionari che hanno scelto di “presidiare il territorio”, invece, sono stati toccati meno dalla crisi economica indotta dalle misure governative prese a seguito della diffusione del Covid-19.

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