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Tissot, con il suo PRX, mostra di essere un’azienda orologiera capace di coniugare stile e tradizione, innovazione e qualità, il tutto ad un prezzo competitivo.
Il Tissot PRX è la reinterpretazione di un modello lanciato da Tissot negli anni Settanta, sull’onda delle forme spigolose e dell’alternanza tra superfici lucide e satinate che si faceva apprezzare nell’orologeria dell’epoca, e il cui portabandiera era Gerald Genta. La scelta per il movimento ricade, nel modello originale, sul quarzo, all’epoca un sistema innovativo: scelta di rottura sottolineata anche nel design dirompente.
Ma perché chiamare questo orologio PRX? La sigla sta per “Preciso, Robusto e impermeabile a dieci (X in numero romano) atmosfere”. Un orologio che sa essere un compagno quotidiano, dunque, per chi vuole portare con sé il fascino degli anni Settanta, che sempre più tornano di moda. Ma il PRX di Tissot non è solo un esempio di neo-vintage: c’è anche tanta sostanza in questo segnatempo.
La capacità di Tissot di accontentare tutti è evidente dal fatto che, per il nuovo PRX, è stata prevista una doppia alimentazione. La versione con movimento al quarzo, dalla cassa leggermente più sottile, è stata lanciata per prima. In seguito, si è aggiunto alla gamma PRX il modello “Powermatic 80”, che fa uso dell’omonimo movimento fornito da ETA, parte del Gruppo Swatch che comprende anche Tissot. Questo movimento garantisce ottima precisione e ben ottanta ore di riserva di carica. Le due versioni sono facilmente distinguibili dal quadrante, spazzolato quello del Tissot PRX al quarzo, a quadrettoni quello del PRX Powermatic 80.
Con il Tissot PRX, la maison di Le Locle dimostra di saper essere al passo coi tempi in un’epoca in cui lo stile e la qualità di esecuzione devono sapersi anche coniugare con un prezzo competitivo.
