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Rolex Submariner 14060

Dr. N

Molti collezionisti trovano di grande interesse i modelli Rolex 14060 e 14060 M. Per quale motivo? Perché rappresentano l’anello di congiunzione tra i Submariner vintage e quelli contemporanei. Queste serie presentano i vantaggi dei modelli attuali – movimento moderno di alta precisione, vetro zaffiro, impermeabilità migliorata – abbinati ad un’estetica retro – cassa di dimensioni compatte, bracciale stampato, anse forate e, in quasi tutti i casi, quadrante a due linee, più pulito rispetto al “quattro linee” -.

Vediamo assieme le caratteristiche di questo orologio.

Rolex Submariner senza data: il “vero” orologio subacqueo

Il Rolex Submariner o, come alcuni puristi direbbero, il vero Rolex Submariner, nasce senza data. Su uno strumento ideato per le immersioni, l’indicatore della data non è veramente necessario. Quello che serve al subacqueo è che la lancetta dei minuti sia ben visibile in condizioni di scarsa luminosità, che indichi con chiarezza il tempo residuo di immersione sulla ghiera girevole e che non vi siano distrazioni sul quadrante. Il primo Rolex Submariner risponde perfettamente a queste esigenze: un quadrante nero con sfere e indici chiari, ghiera in alluminio -più opaca, pertanto priva di riflessi e baluginii, rispetto a quella in ceramica- con numeri grossi e ben visibili a segnare i minuti e un punto luminescente sulla ghiera, ad ore dodici, per agevolare la consultazione con scarsa visibilità.

La lancetta dei secondi è anch’essa realizzata nel modo ideale per un orologio subacqueo: sottile, poco ingombrante, ma dotata di un punto luminoso, utilissimo non tanto per indicare la posizione della sfera stessa, quanto per testimoniare anche al buio che l’orologio è regolarmente marciante: questo è di notevole importanza per un subacqueo. Se infatti l’orologio si ferma, il mancato avanzamento della sfera dei minuti rispetto al tempo segnato dalla ghiera girevole può indurre nell’equivoco di ritenere di avere a disposizione più ossigeno di quanto ve ne sia in realtà. La possibilità di controllare rapidamente che l’orologio sia in funzione, grazie al punto luminoso dei secondi, aiuta a scongiurare questo rischio.

Anche la forma delle sfere è importante, nelle immersioni. La presenza di una ben visibile differenziazione tra la lancetta delle ore, di forma “Mercedes”, e quella longilinea dei minuti, permette di non confonderle tra loro in condizioni di scarsa visibilità. Il Rolex Submariner riesce nella non semplice impresa di coniugare funzionalità ed estetica, risultando un segnatempo tanto leggibile e funzionale sott’acqua quanto di piacevole aspetto fuori.

 

Le anse forate: perché tutto questo clamore?

I collezionisti di Rolex vintage sono intransigenti sulle cosiddette “anse forate”, ritenendole uno spartiacque paragonabile al passaggio da vetro plexi a vetro zaffiro. Ma cosa sono, e perché sono così importanti?

Le anse sono la parte della cassa alla quale si aggancia il bracciale dell’orologio. Nella foto sotto, la vista laterale di un Rolex Submariner 14060 ci mostra, evidenziati in rosso, i punti in cui le anse sono forate ed alloggiano le ansine a molla che connettono il bracciale.

La presenza delle anse forate ha, in un orologio subacqueo, diversi vantaggi rispetto alle anse cieche o piene -ossia, dotate di foro non passante- oggi in uso in tutta la gamma Rolex per motivi estetici -la superficie laterale di una cassa con anse cieche appare liscia ed ininterrotta-, visibili nella foto appena sotto, raffigurante un Submariner 16610 con data, munito di anse piene.

 

 

 

La presenza di anse passanti consente innanzitutto un più facile distacco del bracciale dalla cassa, rendendo possibile rimuoverlo senza un attrezzo specializzato, ma semplicemente con un punteruolo abbastanza fine da entrare nel foro e comprimere la testa della ansina pneumatica fino a che essa non lascia il bracciale libero.

Inoltre, il foro passante risulta di più facile pulizia rispetto ad un foro cieco, aspetto questo non trascurabile se si utilizza l’orologio per immersioni in acque fangose.

Un vantaggio delle anse forate davvero concreto ed apprezzabile anche da chi non pratica immersioni subacquee è la facilità di inserimento di cinturini diversi dal bracciale originale. Le anse non passanti, o cieche, consentono ovviamente l’utilizzo di cinturini diversi dal bracciale. A differenza di queste, le anse forate permettono però di inserire l’ansina pneumatica più a fondo di quanto accade con l’ansa cieca. Si ha quindi una maggior tenuta in caso di strattoni laterali, tipici del cinturino in pelle o stoffa e non del bracciale, che per costruzione resta sempre perpendicolare alla cassa. In buona sostanza, se si porta l’orologio con un cinturino diverso dal bracciale originale, è preferibile un modello con anse passanti ad uno con anse cieche.

Rolex Submariner 14060: un classico moderno

Il Rolex Submariner 14060 ha in sé tutti gli elementi apprezzati nei suoi predecessori: quadrante di grande pulizia grazie all’assenza di datario e di lente Cyclops, cassa di dimensioni meno invadenti rispetto all’attuale, anse forate e bracciale leggero in acciaio stampato. Porta però delle innovazioni importanti, che lo rendono apprezzato da chi desidera abbinare l’estetica retro all’affidabilità ed alla serenità di utilizzo di un Rolex moderno.

Vediamo in dettaglio le caratteristiche della serie 14060.

Nel 1990, Rolex presenta il Submariner 14060, con vetro zaffiro antigraffio, la corona di carica con tecnologia Triplock per migliorare la resistenza all’acqua, che arriva a trecnto metri, ed un nuovo movimento, il cal. 3000, robusto e affidabile. Sotto il profilo estetico, questo Rolex vede la corona di carica protetta da due spallette, efficaci senza essere massicce, ed ha un quadrante con due scritte nella parte bassa indicanti il nome del modello “Submariner” e la massima profondità raggiungibile.

Il risultato è esteticamente molto ben bilanciato. Un quadrante pulito, leggibile, elegante. Una cassa che ben si posa sul polso dando un’impressione di robustezza senza però risultare invadente. Un bracciale leggero e confortevole.

Nel 1999, Rolex presenta il Submariner 14060M, una versione modernizzata con un movimento migliorato, il Cal. 3130, dotato di spirale Breguet per incrementare la precisione. Vengono anche aggiunte delle scritte anticontraffazione sull’anello che circonda il quadrante. L’aspetto per il resto rimane identico al modello precedente, fino al 2007, quando l’orologio viene certificato COSC pur senza subire modificazioni di rilievo: l’unico cambiamento è l’aggiunta della dicitura “Superlative Chronometer Officially Certified” ad ore sei, che porta il quadrante a diventare un cosiddetto “quattro linee”.

Tiriamo le somme: cosa dire del Rolex Submariner 14060?

Il Submariner 14060 rappresenta sicuramente un ponte fra passato e presente di Rolex. È l’ultimo Submariner a conservare intatta gran parte dell’estetica dei suoi predecessori, pur aggiungendo le innovazioni che rendono migliore l’esperienza d’uso, come il vetro zaffiro o il movimento moderno dai ricambi di facile reperibilità.

Se si cerca la massima pulizia estetica e fedeltà agli stilemi storici del Submariner, la scelta giusta è un 14060.

Se si preferisce avere al polso il movimento Cal. 3130 che ancora oggi fa ticchettare il moderno Rolex Submariner senza data, il 14060 M fa per voi.

Se infine si è disposti a rinunciare ad un po’ della pulizia estetica del quadrante in cambio di un movimento la cui precisione è certificata dal COSC, il modello giusto è il 14060M “quattro scritte” prodotto fra il 2007 ed il 2010.

E voi, cosa ne pensate del Rolex Submariner senza data? Preferite quelli vintage, quelli contemporanei o il modello “di mezzo” 14060? Oppure apprezzate maggiormente la versione con datario? Ditecelo nei commenti!

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